Akram Zaatari 23 Apr - 13 Jul 2024 Naples

Akram Zaatari
Father and Son
23 Apr - 13 Jul 2024

 

Private view: Sabato 20 aprile, 12-18

 

Thomas Dane Gallery

Via Francesco Crispi, 69

Napoli

 

La Thomas Dane Gallery di Napoli è onorata di presentare Father and Son, di Akram Zaatari, che aprirà ad aprile 2024; la terza di Zaatari con la galleria, e la prima grande mostra personale dell’artista in Italia.     

 

Akram Zaatari (nato nel 1966 a Saida) ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’infrastruttura formale, intellettuale e istituzionale della scena artistica contemporanea di Beirut. Ha prodotto più di cinquanta film e video, una dozzina di libri e innumerevoli installazioni di materiale fotografico, tutti accomunati dall’interesse per la scrittura di storie e dalla ricerca di documenti e oggetti, tenendo traccia del loro passaggio di mano, del recupero di narrazioni e collegamenti mancanti che sono stati nascosti, smarriti, persi, ritrovati, sepolti o scavati. L’azione stessa dello scavare è diventata emblematica della sua pratica, mentre agisce per ripristinare le connessioni perse nel tempo o a causa di guerre e dislocamenti. Zaatari ha dedicato una cospicua parte del suo lavoro alla ricerca e allo studio delle pratiche fotografiche nel mondo arabo e ha contribuito senza compromessi al più ampio discorso sulla conservazione e sulla pratica archivistica.

 

Radicata in questa pratica di ricerca, la mostra di Zaatari a Napoli ripercorre il concetto della ‘restituzione’ nel lavoro dell’artista, espresso principalmente attraverso testi, documenti e fotografie che rivisitano descrizioni e ricreano oggetti o legami un tempo esistenti e ora andati perduti. La mostra presenta opere degli ultimi vent’anni realizzate con diversi media, a partire dal video di due ore Ain el Mir (2002), in cui l’artista cerca una lettera sepolta che non ha mai raggiunto la sua destinazione. Si passa poi all’opera più recente di Zaatari, Father and Son (2024), in cui i sarcofagi di due re fenici (padre e figlio), separati dall’antichità, vengono riuniti. Il progetto è accompagnato da una serie di nuove opere su carta che guardano al Mediterraneo come luogo di scambio, sradicamento e movimento attraverso i millenni.

 

Tra queste opere Archeology (2017), Photographic Currency (2019) e Venus of Beirut (2022) e un nuovo lavoro, Ibrahim and the Cat, For Inji Efflatoun (2024), sono tutti impegnati nel processo di ri-creare oggetti scomparsi o mai prodotti. Il bassorilievo in ottone Ibrahim and the Cat – realizzato con artigiani di Napoli – dà nuova forma a una fotografia dimenticata scattata dal padre dell’artista egiziano Inji Efflatoun per realizzare un dipinto che non vide mai la luce.

 

L’idea di Zaatari di ‘dar vita a cose che non esistono nel presente’ si applica anche alla ri-creazione di un monolite di pietra utilizzato per sigillare la tomba del re Tabnit, completamente distrutto quando il di lui sarcofago fu tirato fuori nel 1887.  All that Refuses to Vanish: The Tabnit Monolith (2022) è stato realizzato a partire dai disegni e dagli appunti lasciati dallo statista e pittore ottomano Osman Hamdi durante i suoi scavi nella necropoli di Sidone.

 

Akram Zaatari vive e lavora a Beirut, in Libano. Tra le mostre recenti ricordiamo: Against Photography. An Annotated History of the Arab Image Foundation, Sharjah Art Foundation, Sharjah, UAE (2019); The Script, New Art Exchange, Nottingham, Inghilterra (2018); The Fold, Contemporary Arts Center, Cincinnati OH (2018); Letter to a Refusing Pilot, Moderna Museet, Malmö, Svezia (2018); Against Photography. An Annotated History of the Arab Image Foundation, MACBA, Barcellona, Spagna (2017); riproposta presso  K21, Düsseldorf, Germania (2018); Museum of Modern and Contemporary Art, Seoul, Corea (2018); Double Take: Akram Zaatari and the Arab Image Foundation, National Portrait Gallery, Londra, Inghilterra (2017); This Day at Ten, Kunsthaus Zürich, Zurigo, Svizzera (2016); Unfolding, Moderna Museet, Stoccolma, Svezia (2015); Akram Zaatari: The End of Time, The Power Plant, Toronto, Canada (2014); Padiglione Libanese alla 55esima Biennale di Venezia, Venezia, Italia (2013); Projects 100: Akram Zaatari, Museum of Modern Art, New York NY (2013); This Day at Ten / Aujourd’hui à 10, Magasin Centre National d’Art Contemporain de Grenoble, Francia (2013); Tomorrow Everything Will be Alright, MIT List Visual Arts Center, Cambridge MA (2012); The Uneasy Subject, MUAC, Messico (2012); Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y Leon, Spagna (2011). 

 

Inoltre, le opere di Zaatari hanno partecipato alla Biennale di Sharjah 14, Sharjah, Emirati Arabi Uniti (2018); alla 12° Biennale di Istanbul, Istanbul, Turchia (2011); alla Triennale di Yokohama, Yokohama, Giappone (2014); alla 55° e 52° Biennale di Venezia, Venezia, Italia (2013 e 2007); dOCUMENTA (13), Kassel, Germania (2012); 27a Biennale di San Paolo, San Paolo, Brasile (2006); 6a Biennale di Gwangju, Gwangju, Corea del Sud (2006); e alla 15a Biennale di Sydney, Australia (2006). 

 

Le opere di Zaatari sono presenti nelle collezioni del Centre Pompidou, Parigi, Francia; Louis Vuitton, Parigi, Francia; Bristol Museum & Art Gallery, Bristol, Inghilterra; Tate Modern, Londra, Inghilterra; MCA Chicago, Chicago IL; Guggenheim Museum, New York NY; Museum of Modern Art, New York NY; Hammer Museum, Los Angeles CA e Walker Art Center, Minneapolis MN.

 

Il progetto Father and Son è anche il progetto di dottorato in Arte dell’artista presso l’ENSAPC e l’università Cy, in Francia, diretto da François Pernot, Alejandra Riera e Bénédicte Savoy. È stato in parte sostenuto da: The EUR Humanities, Creation, Heritage (PSGS HCH), “Investissement d’Avenir ANR-17- EURE-0021” AFAC, Fondo Arabo per le Arti e la Cultura.

 

Per richieste di informazioni su mostre e vendite si prega di contattare: Federica Sheehan: federica@thomasdanegallery.com

Clare Morris: claremorris@thomasdanegallery.com

 

Per richieste di informazioni alla stampa si prega di contattare:

Thomas Dane Gallery Patrick Shier: patrick@thomasdanegallery.com
Rees & Co Megan Miller: megan.miller@reesandco.com | +44 (0)77 4303 6449

 

 

 

Akram Zaatari, I Tabnit, 2024. Based on a photograph by Osman Hamdi Bey. Courtesy of Abdul-Hamid Albums, Istanbul University. © Akram Zaatari. Photo: M3 Studio.